Orso con orsetto e numeri telefono campagna orso wwf

SOS ORSO MARSICANO

PARTE LA CAMPAGNA ORSO 2X50

 Una missione ‘possibile’ per salvare una specie unica al mondo

Nel cuore dell’Appennino centrale c’è una specie straordinaria che rischia di scomparire per sempre. È l’orso bruno marsicano, sottospecie unica al mondo e presente con una popolazione di soli 50-60 individui, minacciati da bracconaggio, avvelenamenti, investimenti stradali e frammentazione dell’habitat. In media ogni anno muoiono due orsi in Appennino: un numero terribilmente elevato per una popolazione così piccola, endemica di un territorio che potenzialmente potrebbe ospitarne più di 200.

Recenti studi sul genoma dell’orso bruno marsicano rivelano una storia straordinaria. L’adattamento al contesto appenninico ha causato da un lato l’evoluzione di una ridotta aggressività, dall’altro l’evoluzione di una dieta per circa l’80% a base di vegetali. Ma l’isolamento sull’Appennino centrale, che dura da circa 2.000 anni, e l’elevata mortalità dovuta a cause di origine umana sono alla base della bassa diversità genetica e dell’elevato rischio di estinzione di questa popolazione unica. Gli orsi bruni marsicani, che vivono nelle aree montuose comprese tra Abruzzo, Lazio e Molise, incontrano ancora oggi molti pericoli, come la presenza diffusa di attività umane e infrastrutture (strade e autostrade in primis), che oltre a rappresentare un rischio concreto per la sopravvivenza, frammentano il suo habitat e rendono difficoltosi i naturali spostamenti, diminuendo le possibilità che la popolazione si espanda in nuove aree.

Per dare all’orso bruno marsicano concrete possibilità di sopravvivere in futuro è necessario innanzitutto diminuire drasticamente la mortalità di origine umana e migliorare la connettività ambientale, lavorando anche per favorire l’accettazione sociale da parte delle comunità locali.  La convivenza pacifica con la ‘nostra’ specie è uno degli obiettivi primari e per raggiungerlo occorre lavorare su più fronti, compreso quello della prevenzione dell’insorgenza di comportamenti confidenti, che mettono a rischio in primis la sopravvivenza di questi individui.

Un esempio emblematico è quello dell’orsa Giacomina, che nei suoi primi anni di vita aveva sviluppato un comportamento estremamente confidente, e che invece dal 2020 ha diminuito significativamente le sue visite ai centri abitati, anche grazie ad azioni di dissuasione ben condotte.

La strada per favorire la coesistenza non è semplice, ma grazie ad un insieme di azioni di prevenzione e comunicazione è possibile mitigare i conflitti e contrastare l’insorgenza di comportamenti problematici.

Orso Marsicano

UNA SPECIE SIMBOLO DELLA FAUNA ITALIANA

Il WWF Italia è da anni è in prima linea per salvare questa popolazione, favorendone l’incremento numerico e l’espansione in Appennino e migliorando la coesistenza con l’uomo grazie al progetto Orso 2×50, che si pone l’ambizioso obiettivo di raggiungere il numero minimo vitale di 100 orsi marsicani entro il 2050, intervenendo sulle principali minacce. La sopravvivenza di questa sottospecie unica dipenderà da quanto saranno efficaci le azioni messe in campo nei prossimi anni. Tutelare l’orso bruno marsicano è cruciale per mantenere l’ecosistema dell’Appennino integro e funzionale e per preservare la sua storia evolutiva, unica anche perché legata alla secolare coesistenza con l’uomo. La tutela di questa specie è parte della Campagna Our Nature del WWF che punta alla salvaguardia della biodiversità. Molte sono anche le Oasi WWF, impegnate in questi giorni in oltre 150 eventi per celebrare il Mese Oasi, che occupano una posizione strategica per favorire l’espansione dell’orso, come la Riserva Regionale Gole Sagittario in Abruzzo, che rappresenta un fondamentale corridoio ecologico verso est. Presenze sporadiche si registrano anche verso sud nell’Oasi di Guardiaregia-Campochiaro, nel massiccio del Matese in Molise e anche verso nord in quella del Lago Secco ai margini del Parco Nazionale del Gran Sasso/Monti della Laga.

 

Per sostenere la campagna SOS ORSO del WWF per proteggere l’orso bruno marsicano si può donare con SMS o chiamata da rete fissa al 45584 dal 5 al 19 maggio.

Orso con orsetto e numeri telefono campagna orso wwf

IL PROGETTO ORSO 2X50 DEL WWF

Il WWF lavora soprattutto nelle aree di recente espansione dell’orso, con l’obiettivo di diminuire i rischi di mortalità per investimento stradale e per bracconaggio, migliorare l’accettazione sociale delle comunità locali e mitigare il conflitto tra l’orso e allevatori e/o apicoltori.

Per diminuire il rischio di mortalità per investimento stradale il WWF interviene sulle strade a maggiore rischio con l’installazione di dissuasori anti-attraversamento. Questi dispositivi costituiscono una “barriera virtuale”. Montati su paletti delimitatori della carreggiata, pali o guard-rail, si attivano se illuminati dai fari delle macchine e rispondono emettendo dei segnali luminosi ed acustici. In tal modo il passaggio di un veicolo motorizzato attiva una vera e propria “barriera” di suoni e luci il cui scopo è quello di segnalare agli animali l’arrivo dei veicoli, tenendoli quindi lontani dalla strada.

Minimizzare i conflitti con le comunità locali e incrementare la tolleranza sono passi fondamentali per garantire la sopravvivenza dell’orso in Appennino. Per questo il WWF supporta allevatori e apicoltori donando recinzioni elettrificate in grado di mitigare il rischio di incursioni di orso e di danni a bestiame e arnie.

Per sensibilizzare le popolazioni locali e i turisti sul tema della conservazione dell’orso in Appennino, il WWF organizza ogni anno attività di comunicazione e sensibilizzazione per diffondere la conoscenza di questa specie e delle buone pratiche di comportamento da adottare in aree di presenza di orso. Ogni anno vengono organizzati campi di volontariato e tour itineranti a tema orso proprio per coinvolgere sempre più persone nella battaglia per la salvaguardia di questa specie a rischio.

Mantenere la natura selvatica dell’orso è un altro passo fondamentale per la sua salvaguardia. La messa in sicurezza delle risorse alimentari presenti nei paesi (cassonetti dei rifiuti organici, pollai non a norma, frutteti non gestiti, etc.) è importante per evitare la frequentazione dei centri abitati da parte degli orsi e per eliminare per loro i pericoli derivanti dai contesti antropizzati.

 

COME FUNZIONA LA DONAZIONE AL 45584

Si possono donare 2 euro con sms da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali oppure 5 o 10 euro per le chiamate al 45584 da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali e Geny Communication e 5 euro da rete fissa TWT, Convergenze e Poste Mobile.

Faggeta Monte Pallano

Paesaggi e Habitat del Territorio

Giornata di studio sulle aree protette

Le Oasi WWF Gole del Sagittario e Calanchi di Atri tornano tra i banchi universitari per riflettere sulla gestione delle aree protette, qualità ecologica della rete delle aree naturali della Regione Abruzzo nel contesto di forti mutamenti in atto (non solo climatici).
L’iniziativa è promossa nell’ambito della collaborazione tra Dipartimento di Architettura e WWF.
Gli interventi avranno lo scopo di ampliare la conoscenza, tra i giovani studenti, del patrimonio naturale e culturale regionale, con particolare riferimento al ruolo del WWF nella gestione e tutela delle Oasi di Atri e di Anversa degli Abruzzi (Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di AtriRiserva Naturale e Oasi WWF Gole del Sagittario).
La giornata di studio è organizzata nell’ambito delle attività didattiche del Corso di Urbanistica 1 (gruppo prof. di Venosa – Corso di Laurea Magistrale in Architettura-Università G. d’Annunzio-Pescara) e del Corso di Laurea in Scienze dell’Habitat Sostenibile.
Locandina 14 marzo
WWD 2024

Giornata Mondiale delle Zone Umide a Serranella

Il 2 febbraio si celebra Giornata mondiale delle zone umide con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le scuole sul loro valore, l’importanza di proteggerle e gestirle adeguatamente, ripristinarle laddove le abbiamo distrutte, e imparare ad amarle per la loro bellezza e la loro valenza.

Lago di Serranella

Le Zone Umide sono serbatoi di carbonio e aiutano a contrastare il cambiamento climatico, sono fondamentali per la loro azione di depurazione delle acque, protezione da inondazioni, fornitura di fibre e materiali, oltre ad ospitare migliaia di specie (animali e vegetali) legate a questi meravigliosi habitat.

Il Lago di Serranella, Oasi WWF e Riserva Naturale Regionale, è una delle zone umide più importanti della Regione Abruzzo, come confermato anche quest’anno dai dati del Censimento degli Uccelli Svernanti (IWC) che ha visto un aumento delle specie rilevate (+30%) e il ritorno del codone (simbolo dell’Oasi).

Per il V anno consecutivo le attività organizzate dallo IAAP-WWF presso il Lago di Serranella in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide hanno visto il riconoscimento di MedWet (la rete intergovernativa regionale che opera nel quadro della Convenzione di Ramsar, dedicata a promuovere e sostenere politiche e azioni sul campo per la conservazione, il ripristino e l’uso sostenibile delle zone umide mediterranee) e il supporto finanziario dell’OFB, l’Ufficio Francese per la Biodiversità (Ente del Governo Francese).

Quest’anno il tema scelto è il Benessere donato all’uomo dalle aree umide e l’importanza che hanno per la nostra salute in termini di servizi ecosistemici come acqua, cibo, principi attivi, sequestro dell’anidride carbonica, benessere psicologico.

Tre giornate ricche di attività che vedranno oltre, all’osservazione dell’avifauna e le escursioni didattiche, la presentazione delle idee e dei progetti dei partecipanti al corso “Operatore per la promozione e tutela del territorio” e l’inaugurazione del Sentiero Benessere, in Località Brecciaio.

Questo il programma delle attività:

– venerdì 2 febbraio (Zone Umide e Biodiversità)

ore 16.00, presso il Centro Visite dell’Oasi in Loc. Brecciaio: Osservazioni avifauna

– sabato 3 febbraio (Zone Umide e Comunità)

ore 15.30, presso la Sala Polivalente del Centro Visite in Loc. Brecciaio: Volontari per le zone umide, idee e progetti per fare insieme

ore 16.30, consegna degli attestati ai partecipanti del corso “Operatore per la promozione e tutela del territorio;

– domenica 4 febbraio (Zone Umide e Benessere)

ore 10.30, ritrovo presso il Centro Visite dell’Oasi in Loc. Brecciaio: inaugurazione Sentiero Benessere e attività di meditazione consapevole con Alessandro Passalacqua (naturopata e insegnante yoga).

Le attività sono gratuite con prenotazione obbligatoria e per maggiori informazioni si può visitare la Pagina Facebook dell’Oasi WWF Riserva Regionale “Lago di Serranella”: @OasiWwfLagoDiSerranella o contattare tramite SMS e Whatsapp la Cooperativa Terracoste (333/7971892 – 339/7384228).

Locandina WWD 2024 Serranella

immagine Borrello

Aree Protette e Inclusione Giovanile a Borrello

Corso di Formazione Erasmus+ “Protected Areas: a playground for the inclusion of young people”

Continua l’impegno di ARCI Chieti e IAAP in relazione al coinvolgimento dei gioivani utilizzando le Aree Protette, 32 tra educatori, responsabili di associazioni, ricercatori, coordinatori e volontari di associazioni che provengono da Italia, Portogallo, Spagna, Slovacchia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Albania, Bulgaria e Romania, che stanno realizzando un corso di formazione europeo intitolato “Protected Areas: a playground for the inclusion of young people” iniziato lo scorso 28 settembre, terza tappa di un progetto triennale presentato da ARCI Chieti, con il supporto dell’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP) che sarà incentrato su Inclusione Giovanile, Sostenibilità ed Economia Circolare.

Borello 1

Le aree protette rivestono un’importanza fondamentale – sottolinea Mario SERRAO, Presidente di ARCI Chieti – sia per la protezione del cosiddetto “Capitale Naturale” ma anche per il benessere umano attraverso la fornitura dei Servizi Ecosistemici che includono aspetti ambientali, sociali, economici, culturali, infrastrutturali, ecc. Sopratutto, nelle aree geograficamente svantaggiate – conclude Serrao – dove i servizi e le opportunità sono estremamente limitate risulta di grande importanza avviare e consolidare percorsi di interazione tra attori istituzionali, soggetti del terzo settore e i giovani”.

Il corso di formazione sta avendo luogo a Borrello presso il Rifugio dei Sanniti e la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Cascate del Verde”.

Giorgio MICOLI, coordinatore del progetto, precisa che “i lavori sono incentrati sull’acquisizione di nuove competenze, abilità e metodologie attraverso un percorso educativo svolto a diretto contatto con la natura e le aree circostanti di Borrello utilizzando metodi di Educazione Non Formale. Parte principale del corso sono tre laboratori pratici ambientali (Creazione di moduli educativi, Coinvolgimento della comunità, Identità visuale della Riserva Naturale) al fine di testare sul campo le nuove competenze acquisite e migliorare uno sviluppo comunitario sostenibile. Inoltre, in un paio di sessioni di lavoro specifiche, verrà stabilito un insieme di possibilità su come sfruttare le conoscenze e le competenze acquisite a Borrello in contesti locali e internazionali, al fine di rappresentare il punto di partenza della piattaforma metodologica ed educativa che verrà applicata durante i prossimi progetti che verranno realizzati nel 2024 in Italia e in Bosnia Erzegovina.

Il patrimonio di conoscenza ed esperienze delle Riserve abruzzesi partner del Network – evidenzia Andrea NATALE, Coordinatore dello IAAP – ha fatto si che tale progetto non potesse non essere realizzato nella nostra Regione. Nonostante il presente con luci e ombre e le difficoltà esistenti le aree protette restano un punto di partenza utile per capire cosa fare per uscire dalle crisi più forti e mettere in atto percorsi di Comunità”.

Il percorso formativo realizzato dal Corso di Formazione verrà condiviso con la comunità di Borrello giovedì 5 ottobre presso la Vetrina della Riserva a partire dalle ore 17:30.

audioguida

A spasso con l’audioguida

25 podcast georeferenziati per conoscere e scoprire l’Oasi WWF Lago di Serranella

Conoscere meglio il proprio territorio, visitare la Riserva in autonomia, avere informazioni sui luoghi che si attraversano in bici o durante un trekking a piedi, dare informazioni anche a chi non può usare la vista queste alcune delle possibilità offerete dalle audioguide realizzate grazie al Comune di Altino e con il finanziamento della Regione Abruzzo.

riepilogo audioguide scosse

Grazie a questa audioguida si potrà esplorare il Percorso delle Lanche, un itinerario di circa 2 km che si snoda sulle riva del fiume Sangro alla confluenza con il fiume Aventino, dove si forma il lago di Serranella, in una delle parti più wild della Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella.

Sono state realizzate 25 audioguide georeferenziate e altrettanti cartellini con qr code e grafica personalizzata. Questi sono fruibili sia attraverso la scansione dei qr code da qualsiasi smartphone sia installando l’applicazione Loquis per avere un’esperienza ancora più semplice e divertente grazie alla geolocalizzazione dello smartphone.
targhetta percorso lanche
L’audioguida è particolarmente consigliata alle famiglie a ai piccoli gruppi che visitano l’Oasi di Serranella senza il supporto di una guida esperta e consentirà la visita in autonomia a non vedenti e ipovedenti.
Le informazioni scientifiche e le curiosità delle audioguide di Serranella sono frutto di un lavoro di squadra tra esperti di promozione territoriale e i biologi e naturalisti dell’Oasi.
Le audioguide sono fruibili anche attraverso il portale loquis.com, la prima piattaforma al mondo di Travel Podcasting, ovvero una piattaforma di podcast dedicati ai viaggi e ai viaggiatori, dove ogni contenuto audio viene geo-localizzato e contribuisce a creare uno storytelling unico del mondo reale.
cover WWD 2023

Un Fiume di Meraviglie – WWD2023

Escursioni guidate, laboratori didattici, osservazioni guidate in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide a Serranella

Le Zone Umide (laghi, stagni, paludi, fontanili, risorgive, torbiere, etc) hanno un’importanza chiave per la biodiversità e per questo sono anche importantissime per la sopravvivenza dell’uomo.
Le Zone Umide sono serbatoi di carbonio e aiutano a contrastare il cambiamento climatico, sono fondamentali per la loro azione di depurazione delle acque, protezione da inondazioni, fornitura di fibre e materiali, oltre ad ospitare migliaia di specie (animali e vegetali) legate a questi meravigliosi habitat.
Lago di Serranella

Anche quest’anno la Riserva e Oasi WWF Lago di Serranella, celebra la Giornata mondiale delle zone umide (2 febbraio) con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le scuole sul loro valore, l’importanza di proteggerle e gestirle adeguatamente, ripristinarle laddove le abbiamo distrutte, e imparare ad amarle per la loro bellezza e la loro valenza.

Per il IV anno consecutivo le attività organizzate dallo IAAP-WWF presso il Lago di Serranella in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide hanno visto il riconoscimento di MedWet1 e il supporto finanziario dell’OFB, l’Ufficio Francese per la Biodiversità (Ente del Governo Francese).

Questo il programma delle attività:

programma Giornata Zone Umide

Le attività sono gratuite con prenotazione obbligatoria e per Maggiori informazioni si può visitare la Pagina Facebook della Riserva Regionale “Lago di Serranella”: Oasi @OasiWwfLagoDiSerranella o contattare tramite SMS e Whatsapp la Cooperativa Terracoste (333/7971892 – 339/7384228).

Lago Serranella

Uno Sguardo sul Lago – aperto a tutti

Sarà possibile per tutti mandare fotografie per partecipare alla Mostra che andrà a Marsiglia alla COP 14 dell’IUCN

Accolte le richieste degli appassionati e frequentatori dell’Oasi WWF Lago di Serranella per partecipare alla Mostra “Uno Sguardo sul Lago”.

Comunicazione Fuori Concorso

 

Istituita la sezione “Fuori Concorso” sarà possibile per tutti mandare le proprie fotografie riguardanti sempre gli stessi temi del Concorso Fotografico “Uno Sguardo sul Lago” avendo così la possibilità di poter essere selezionati tra le migliori foto che entreranno a far parte della Mostra Permanente che, grazie al supporto di Med Wet, verrà inviata alla COP 14 della Convenzione di Ramsar, all’interno del prossimo Congresso mondiale dello IUCN che si dovrebbe tenere dal 3 all’11 settembre a Marsiglia (https://www.iucncongress2020.org/).

 

Per Maggiori informazioni e sulle modalità di partecipazione scarica il Regolamento qui

Regolamento Fuori Concorso

Gruppo Ora sul Gran Sasso

#GoodNews: PROGETTO ERASMUS+ APPROVATO!

Continua il lavoro dello IAAP in ambito europeo sul programma Erasmus+: è stato approvato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani il progetto “Non formal environmental education to enhance youth inclusion and participation” (“L’educazione Non Formale e quella ambientale per facilitare la partecipazione e l’inclusione dei giovani”) presentato dall’ARCI di Chieti.

Il progetto è il risultato di una partnership locale ed internazionale, nell’ambito del Network ORA, che vede coinvolte sei tra associazioni no profit, centri giovanili, imprese sociali e centri di educazione ambientale europei provenienti da Italia, Bosnia Erzegovina, Regno Unito, Montenegro, Albania e Bulgaria e diversi stakeholder abruzzesi quali la Cooperativa Terracoste, l’associazione Guide del Borsacchio, l’Oasi WWF Lago di Serranella, l’Oasi WWF Calanchi di Atri e l’Oasi WWF “Cascate del Verde”.

Il progetto si svilupperà come percorso educazionale, conoscitivo, formativo ed esperienziale basato sui principi dell’Educazione Non Formale combinandoli con gli strumenti dell’Educazione Ambientale e i temi dello Sviluppo Sostenibile in modo da valorizzare il “Capitale Naturale” per incentivare pratiche di dinamizzazione e partecipazione all’interno delle Comunità locali nonché di permettere il coinvolgimento diretto e l’inclusione sociale dei giovani, soprattutto quelli provenienti da condizioni di svantaggio geografico ed economico.

partecipanti al progetto

Saranno coinvolti 92 partecipanti, provenienti dai sei paesi europei che costituiscono il partenariato e suddivisi tra 60 giovani lavoratori, educatori, volontari, responsabili di centri e organizzazioni giovanili e 32 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, saranno impegnati in tutte le attività previste.

Il percorso progettuale sarà strutturato in 4 incontri internazionali: un Seminario metodologico a Casoli (CH) e nei territori dell’Oasi di Serranella, una Visita di Studio per conoscere buone prassi nell’area di Blackpool (Inghilterra), un Training Course per la formazione di operatori che avrà luogo a Borrello (CH) e uno Scambio Giovanile Internazionale fra le aree protette della costa teramana. Inoltre verranno realizzati quattro webinar i cui temi saranno decisi direttamente dai partecipanti e che rappresenteranno un ulteriore focus formativo su questioni specifiche che saranno considerate utili e importanti per un migliore sviluppo delle attività e come ulteriore crescita delle conoscenze.

Tra le attività previste, il progetto intende anche pianificare e realizzare futuri progetti con il Programma ERASMUS+ al fine di generare ulteriori possibilità di inclusione e di sviluppo personale per i giovani europei e le loro Comunità locali.

I risultati dei lavori e le risultanze del progetto saranno riportate in un opuscolo finale in cui saranno raccolti tutti i risultati ed i prodotti realizzati durante l’intero progetto come ulteriore strumento di condivisione e di disseminazione.

spiagge e elementi della costa abruzzese

Aree Protette e Zone Costiere: Sostenibilità, Integrazione e Qualità

Rete delle Aree protette Marino Costiere d’Abruzzo (RAMCA): Insieme per ripartire

La 50° Giornata della Terra (Earth Day) delle Nazioni Unite che si celebra oggi in 193 paesi mette al centro della riflessione le criticità emerse con maggiore forza con l’emergenza legata al coronavirus (SARS-CoV 2).

La perdita di biodiversità, la crisi climatica, l’impatto di questo modello economico sul Pianeta e sulla nostra salute ci impone una seria riflessione che parte dal presupposto di non poter riprendere le nostre attività come prima.

La Natura, in questo periodo di quarantena a casa per gli umani, si sta riprendendo il suo spazio e ci sta dimostrando di poter fare a meno di noi.

Siamo noi che non possiamo fare a meno di Lei.

E’ importante trarre i giusti insegnamenti da questo momento di crisi e porsi già da oggi in maniera pro-attiva poiché mantenere e preservare gli equilibri naturali e le interazioni dinamiche interne agli ecosistemi naturali sono i cardini su cui ripartire con le attività economiche per preservare la nostra salute e il nostro benessere.

Sarà importante non tornare indietro su quello che dovrebbe essere un green new deal senza accampare il pretesto di una “nuova crisi” restando fermi su un sistema che ha mostrato e mostra le sue criticità sociali e ambientali.

Le zone costiere, fragili e importantissime per i servizi ecosistemici e per la biodiversità, sono tra le aree in cui l’azione dell’uomo si è sentita maggiormente e dove queste fragilità di sistema sono evidenti, basti pensare per esempio alla forte urbanizzazione, più del 50% della popolazione dei paesi industrializzati vive nel raggio di un chilometro dalla linea di costa, crescendo ad un tasso dell’1,5% annuo.

L’errore principale è stato quello di costruire e pensare elementi rigidi in un ambiente che della variabilità e del cambiamento fa la sua ragione d’essere.

Pianificare e realizzare pensando alla costa come una “linea” fissa e stabile quando invece e in continua movimento.

Emerge in maniera forte da anni la necessità di integrare le politiche e la pianificazione andando oltre quelli che sono gli ambiti amministrativi e la pluralità di soggetti con competenze dirette ed indirette (dallo Stato e le Agenzie che lo rappresentano a livello regionale e territoriale, alle Regioni e ai Comuni) coinvolgendo tutti i portatori d’interesse e le categorie che in ambito costiero e marittimo sviluppano le loro attività e hanno il loro campo di azione.

E’ necessario avviare un processo sinergico e che abbia maggiore efficacia ed efficienza ed un orizzonte più ampio dal punto di vista temporale, superando le limitate possibilità legate alle visioni mono-settoriali e focalizzate su singoli finanziamenti pubblici o disponibilità occasionali.

Fondamentale diventa ripartire dai soggetti e dalle Reti e dagli strumenti nati per fare sintesi, come il Contratto di Costa, per rendere operativi strumenti e pratiche che trovano il loro riferimento nella Gestione Integrata delle Zone Costiere e nella Strategia Marina dell’Unione Europea.

WWF e Legambiente hanno posto con forza il tema della ri-nascita dell’Abruzzo mettendo al centro le Aree Protette, Parchi e Riserve Regionali e il Turismo ad esse legato e la necessità di fare Rete e Sistema per trainare la ripresa della Fase 2 e sviluppare ulteriormente l’Economia circolare nella nostra Regione.

In questa direzione va rilanciata la proposta della Rete delle Aree protette Marino Costiere d’Abruzzo (RAMCA) che parte dalla definizione di linee guida comuni, standard minimi di qualità, integrazione degli strumenti di pianificazione e di tutela per un Piano d’Azione Costiero che preveda azioni dirette e comuni per quanto attiene monitoraggio e conservazione della biodiversità, recupero degli habitat e della qualità ambientale, miglioramento, standardizzazione e messa in rete delle strutture, dei sentieri e delle attività turistiche e di fruizione, di educazione ambientale, di sensibilizzazione e di valorizzazione del personale delle Aree Protette.

Registriamo come segnale importante l’assegnazione dei fondi regionali per avviare la gestione delle Riserve Costiere della Costa dei Trabocchi, a riconoscimento del lavoro di supporto fatto con le Amministrazioni costiere in questi anni, anche come IAAP all’interno di RAMCA.

Attivare sinergie e dare continuità al Life Calliope e l’orizzonte su cui lavorare per non disperdere il capitale di informazioni e di azioni concrete finanziate dall’Unione Europea e destinate al recupero e alla protezione delle spiagge sabbiose e delle scogliere delle aree protette costiere della regione Abruzzo, per la loro valorizzazione ai fini ricreativi e turistici.

Chiediamo adesso ai Comuni e alla Regione Abruzzo di cogliere questa occasione per mettere in atto il salto di qualità dell’azione di Rete lavorando insieme per essere da stimolo, come Riserve, nella nuova “normalità” che dovremmo immaginare e realizzare per non ripetere gli errori del recente passato e risolvere le criticità dell’economia costiera pre-covid.

Parafrasando Einstein crediamo che non si possa pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose nello stesso modo.

Cambiare è necessario, se lo facciamo insieme può essere possibile.

CE LA FAREMO! #IORESTOACASA

Torneremo presto a passeggiare liberamente nelle Oasi WWF, a condividere la Bellezza del Nostro Territorio, a divertirci e stare insieme nelle tante attività all’aperto.

Per il momento DOBBIAMO RESTARE TUTTI A CASA e rispettare le indicazioni che il Ministero della Salute ci ha dato.

INSIEME CE LA FAREMO!