audioguida

A spasso con l’audioguida

25 podcast georeferenziati per conoscere e scoprire l’Oasi WWF Lago di Serranella

Conoscere meglio il proprio territorio, visitare la Riserva in autonomia, avere informazioni sui luoghi che si attraversano in bici o durante un trekking a piedi, dare informazioni anche a chi non può usare la vista queste alcune delle possibilità offerete dalle audioguide realizzate grazie al Comune di Altino e con il finanziamento della Regione Abruzzo.

riepilogo audioguide scosse

Grazie a questa audioguida si potrà esplorare il Percorso delle Lanche, un itinerario di circa 2 km che si snoda sulle riva del fiume Sangro alla confluenza con il fiume Aventino, dove si forma il lago di Serranella, in una delle parti più wild della Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella.

Sono state realizzate 25 audioguide georeferenziate e altrettanti cartellini con qr code e grafica personalizzata. Questi sono fruibili sia attraverso la scansione dei qr code da qualsiasi smartphone sia installando l’applicazione Loquis per avere un’esperienza ancora più semplice e divertente grazie alla geolocalizzazione dello smartphone.
targhetta percorso lanche
L’audioguida è particolarmente consigliata alle famiglie a ai piccoli gruppi che visitano l’Oasi di Serranella senza il supporto di una guida esperta e consentirà la visita in autonomia a non vedenti e ipovedenti.
Le informazioni scientifiche e le curiosità delle audioguide di Serranella sono frutto di un lavoro di squadra tra esperti di promozione territoriale e i biologi e naturalisti dell’Oasi.
Le audioguide sono fruibili anche attraverso il portale loquis.com, la prima piattaforma al mondo di Travel Podcasting, ovvero una piattaforma di podcast dedicati ai viaggi e ai viaggiatori, dove ogni contenuto audio viene geo-localizzato e contribuisce a creare uno storytelling unico del mondo reale.
cover WWD 2023

Un Fiume di Meraviglie – WWD2023

Escursioni guidate, laboratori didattici, osservazioni guidate in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide a Serranella

Le Zone Umide (laghi, stagni, paludi, fontanili, risorgive, torbiere, etc) hanno un’importanza chiave per la biodiversità e per questo sono anche importantissime per la sopravvivenza dell’uomo.
Le Zone Umide sono serbatoi di carbonio e aiutano a contrastare il cambiamento climatico, sono fondamentali per la loro azione di depurazione delle acque, protezione da inondazioni, fornitura di fibre e materiali, oltre ad ospitare migliaia di specie (animali e vegetali) legate a questi meravigliosi habitat.
Lago di Serranella

Anche quest’anno la Riserva e Oasi WWF Lago di Serranella, celebra la Giornata mondiale delle zone umide (2 febbraio) con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le scuole sul loro valore, l’importanza di proteggerle e gestirle adeguatamente, ripristinarle laddove le abbiamo distrutte, e imparare ad amarle per la loro bellezza e la loro valenza.

Per il IV anno consecutivo le attività organizzate dallo IAAP-WWF presso il Lago di Serranella in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide hanno visto il riconoscimento di MedWet1 e il supporto finanziario dell’OFB, l’Ufficio Francese per la Biodiversità (Ente del Governo Francese).

Questo il programma delle attività:

programma Giornata Zone Umide

Le attività sono gratuite con prenotazione obbligatoria e per Maggiori informazioni si può visitare la Pagina Facebook della Riserva Regionale “Lago di Serranella”: Oasi @OasiWwfLagoDiSerranella o contattare tramite SMS e Whatsapp la Cooperativa Terracoste (333/7971892 – 339/7384228).

Lago Serranella

Uno Sguardo sul Lago – aperto a tutti

Sarà possibile per tutti mandare fotografie per partecipare alla Mostra che andrà a Marsiglia alla COP 14 dell’IUCN

Accolte le richieste degli appassionati e frequentatori dell’Oasi WWF Lago di Serranella per partecipare alla Mostra “Uno Sguardo sul Lago”.

Comunicazione Fuori Concorso

 

Istituita la sezione “Fuori Concorso” sarà possibile per tutti mandare le proprie fotografie riguardanti sempre gli stessi temi del Concorso Fotografico “Uno Sguardo sul Lago” avendo così la possibilità di poter essere selezionati tra le migliori foto che entreranno a far parte della Mostra Permanente che, grazie al supporto di Med Wet, verrà inviata alla COP 14 della Convenzione di Ramsar, all’interno del prossimo Congresso mondiale dello IUCN che si dovrebbe tenere dal 3 all’11 settembre a Marsiglia (https://www.iucncongress2020.org/).

 

Per Maggiori informazioni e sulle modalità di partecipazione scarica il Regolamento qui

Regolamento Fuori Concorso

Gruppo Ora sul Gran Sasso

#GoodNews: PROGETTO ERASMUS+ APPROVATO!

Continua il lavoro dello IAAP in ambito europeo sul programma Erasmus+: è stato approvato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani il progetto “Non formal environmental education to enhance youth inclusion and participation” (“L’educazione Non Formale e quella ambientale per facilitare la partecipazione e l’inclusione dei giovani”) presentato dall’ARCI di Chieti.

Il progetto è il risultato di una partnership locale ed internazionale, nell’ambito del Network ORA, che vede coinvolte sei tra associazioni no profit, centri giovanili, imprese sociali e centri di educazione ambientale europei provenienti da Italia, Bosnia Erzegovina, Regno Unito, Montenegro, Albania e Bulgaria e diversi stakeholder abruzzesi quali la Cooperativa Terracoste, l’associazione Guide del Borsacchio, l’Oasi WWF Lago di Serranella, l’Oasi WWF Calanchi di Atri e l’Oasi WWF “Cascate del Verde”.

Il progetto si svilupperà come percorso educazionale, conoscitivo, formativo ed esperienziale basato sui principi dell’Educazione Non Formale combinandoli con gli strumenti dell’Educazione Ambientale e i temi dello Sviluppo Sostenibile in modo da valorizzare il “Capitale Naturale” per incentivare pratiche di dinamizzazione e partecipazione all’interno delle Comunità locali nonché di permettere il coinvolgimento diretto e l’inclusione sociale dei giovani, soprattutto quelli provenienti da condizioni di svantaggio geografico ed economico.

partecipanti al progetto

Saranno coinvolti 92 partecipanti, provenienti dai sei paesi europei che costituiscono il partenariato e suddivisi tra 60 giovani lavoratori, educatori, volontari, responsabili di centri e organizzazioni giovanili e 32 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, saranno impegnati in tutte le attività previste.

Il percorso progettuale sarà strutturato in 4 incontri internazionali: un Seminario metodologico a Casoli (CH) e nei territori dell’Oasi di Serranella, una Visita di Studio per conoscere buone prassi nell’area di Blackpool (Inghilterra), un Training Course per la formazione di operatori che avrà luogo a Borrello (CH) e uno Scambio Giovanile Internazionale fra le aree protette della costa teramana. Inoltre verranno realizzati quattro webinar i cui temi saranno decisi direttamente dai partecipanti e che rappresenteranno un ulteriore focus formativo su questioni specifiche che saranno considerate utili e importanti per un migliore sviluppo delle attività e come ulteriore crescita delle conoscenze.

Tra le attività previste, il progetto intende anche pianificare e realizzare futuri progetti con il Programma ERASMUS+ al fine di generare ulteriori possibilità di inclusione e di sviluppo personale per i giovani europei e le loro Comunità locali.

I risultati dei lavori e le risultanze del progetto saranno riportate in un opuscolo finale in cui saranno raccolti tutti i risultati ed i prodotti realizzati durante l’intero progetto come ulteriore strumento di condivisione e di disseminazione.

spiagge e elementi della costa abruzzese

Aree Protette e Zone Costiere: Sostenibilità, Integrazione e Qualità

Rete delle Aree protette Marino Costiere d’Abruzzo (RAMCA): Insieme per ripartire

La 50° Giornata della Terra (Earth Day) delle Nazioni Unite che si celebra oggi in 193 paesi mette al centro della riflessione le criticità emerse con maggiore forza con l’emergenza legata al coronavirus (SARS-CoV 2).

La perdita di biodiversità, la crisi climatica, l’impatto di questo modello economico sul Pianeta e sulla nostra salute ci impone una seria riflessione che parte dal presupposto di non poter riprendere le nostre attività come prima.

La Natura, in questo periodo di quarantena a casa per gli umani, si sta riprendendo il suo spazio e ci sta dimostrando di poter fare a meno di noi.

Siamo noi che non possiamo fare a meno di Lei.

E’ importante trarre i giusti insegnamenti da questo momento di crisi e porsi già da oggi in maniera pro-attiva poiché mantenere e preservare gli equilibri naturali e le interazioni dinamiche interne agli ecosistemi naturali sono i cardini su cui ripartire con le attività economiche per preservare la nostra salute e il nostro benessere.

Sarà importante non tornare indietro su quello che dovrebbe essere un green new deal senza accampare il pretesto di una “nuova crisi” restando fermi su un sistema che ha mostrato e mostra le sue criticità sociali e ambientali.

Le zone costiere, fragili e importantissime per i servizi ecosistemici e per la biodiversità, sono tra le aree in cui l’azione dell’uomo si è sentita maggiormente e dove queste fragilità di sistema sono evidenti, basti pensare per esempio alla forte urbanizzazione, più del 50% della popolazione dei paesi industrializzati vive nel raggio di un chilometro dalla linea di costa, crescendo ad un tasso dell’1,5% annuo.

L’errore principale è stato quello di costruire e pensare elementi rigidi in un ambiente che della variabilità e del cambiamento fa la sua ragione d’essere.

Pianificare e realizzare pensando alla costa come una “linea” fissa e stabile quando invece e in continua movimento.

Emerge in maniera forte da anni la necessità di integrare le politiche e la pianificazione andando oltre quelli che sono gli ambiti amministrativi e la pluralità di soggetti con competenze dirette ed indirette (dallo Stato e le Agenzie che lo rappresentano a livello regionale e territoriale, alle Regioni e ai Comuni) coinvolgendo tutti i portatori d’interesse e le categorie che in ambito costiero e marittimo sviluppano le loro attività e hanno il loro campo di azione.

E’ necessario avviare un processo sinergico e che abbia maggiore efficacia ed efficienza ed un orizzonte più ampio dal punto di vista temporale, superando le limitate possibilità legate alle visioni mono-settoriali e focalizzate su singoli finanziamenti pubblici o disponibilità occasionali.

Fondamentale diventa ripartire dai soggetti e dalle Reti e dagli strumenti nati per fare sintesi, come il Contratto di Costa, per rendere operativi strumenti e pratiche che trovano il loro riferimento nella Gestione Integrata delle Zone Costiere e nella Strategia Marina dell’Unione Europea.

WWF e Legambiente hanno posto con forza il tema della ri-nascita dell’Abruzzo mettendo al centro le Aree Protette, Parchi e Riserve Regionali e il Turismo ad esse legato e la necessità di fare Rete e Sistema per trainare la ripresa della Fase 2 e sviluppare ulteriormente l’Economia circolare nella nostra Regione.

In questa direzione va rilanciata la proposta della Rete delle Aree protette Marino Costiere d’Abruzzo (RAMCA) che parte dalla definizione di linee guida comuni, standard minimi di qualità, integrazione degli strumenti di pianificazione e di tutela per un Piano d’Azione Costiero che preveda azioni dirette e comuni per quanto attiene monitoraggio e conservazione della biodiversità, recupero degli habitat e della qualità ambientale, miglioramento, standardizzazione e messa in rete delle strutture, dei sentieri e delle attività turistiche e di fruizione, di educazione ambientale, di sensibilizzazione e di valorizzazione del personale delle Aree Protette.

Registriamo come segnale importante l’assegnazione dei fondi regionali per avviare la gestione delle Riserve Costiere della Costa dei Trabocchi, a riconoscimento del lavoro di supporto fatto con le Amministrazioni costiere in questi anni, anche come IAAP all’interno di RAMCA.

Attivare sinergie e dare continuità al Life Calliope e l’orizzonte su cui lavorare per non disperdere il capitale di informazioni e di azioni concrete finanziate dall’Unione Europea e destinate al recupero e alla protezione delle spiagge sabbiose e delle scogliere delle aree protette costiere della regione Abruzzo, per la loro valorizzazione ai fini ricreativi e turistici.

Chiediamo adesso ai Comuni e alla Regione Abruzzo di cogliere questa occasione per mettere in atto il salto di qualità dell’azione di Rete lavorando insieme per essere da stimolo, come Riserve, nella nuova “normalità” che dovremmo immaginare e realizzare per non ripetere gli errori del recente passato e risolvere le criticità dell’economia costiera pre-covid.

Parafrasando Einstein crediamo che non si possa pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose nello stesso modo.

Cambiare è necessario, se lo facciamo insieme può essere possibile.

CE LA FAREMO! #IORESTOACASA

Torneremo presto a passeggiare liberamente nelle Oasi WWF, a condividere la Bellezza del Nostro Territorio, a divertirci e stare insieme nelle tante attività all’aperto.

Per il momento DOBBIAMO RESTARE TUTTI A CASA e rispettare le indicazioni che il Ministero della Salute ci ha dato.

INSIEME CE LA FAREMO!