Firmato un accordo di cooperazione internazionale tra IAAP WWF e CZZS. Una delegazione abruzzese in missione nei Balcani per la tutela dell’Orso e degli habitat naturali
È stato ufficialmente firmato nei giorni scorsi a Banja Luka (Bosnia-Erzegovina) l’Accordo di Cooperazione Internazionale tra l’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP) e l’organizzazione bosniaca CZZS – Centar za životnu sredinu / Center for Environment, attiva da anni nella protezione ambientale, nella ricerca scientifica e nella convivenza tra uomo e grandi carnivori nei Balcani.

L’accordo rappresenta un importante passo avanti nelle relazioni tra le due realtà, avviate nell’ottobre 2024 con una prima visita del Presidente di CZZS, Tihomir Dakić, in Italia, e si concretizza oggi in un programma di collaborazione che include ricerca, formazione, scambi professionali ed educazione ambientale, con un focus congiunto sulla tutela dell’orso bruno e degli habitat naturali transfrontalieri.
La delegazione abruzzese composta da Andrea Rosario Natale (Coordinatore IAAP e referente WWF), Sefora Inzaghi (Direttrice Riserva Naturale Regionale Gole del Sagittario) e Samuele Giancarolini (Guida ambientale e operatore della Riserva ) ha visitato, tra il 1° e il 6 settembre, diverse località significative per le attività di conservazione condotte da CZZS: dal Monte Plješevica (zona di frontiera tra Bosnia e Croazia abitata da orso, lupo e lince), al Parco Nazionale dell’Una, fino alle aree rurali della Municipalità di Vareš, dove sono in corso progetti pilota di prevenzione dei conflitti uomo-fauna (installazione di recinzioni elettrificate per apiari e allevamenti).

Accolti con grande spirito di collaborazione e professionalità, i rappresentanti italiani hanno avuto l’occasione di confrontarsi con operatori locali, tecnici esperti e volontari, rafforzando una visione comune sui temi della convivenza tra comunità locali e fauna selvatica, del coinvolgimento delle nuove generazioni e del valore delle reti di cooperazione internazionale.

Sebbene il Mar Adriatico separi Abruzzo e Bosnia, le sfide che affrontiamo sono per molti versi simili: spopolamento delle aree interne, riduzione dei fondi pubblici per la conservazione, aumento dei conflitti con la fauna selvatica. È proprio da queste criticità condivise che nasce la volontà di lavorare insieme, per trovare soluzioni che valorizzino le comunità locali come attori della tutela ambientale.
Il viaggio ha anche rappresentato l’occasione per impostare le prime attività previste dal Piano d’Azione che accompagnerà l’accordo: tra queste, uno scambio formativo (job shadowing) tra tecnici italiani e bosniaci previsto nella primavera 2026, e un workshop tecnico internazionale che si svolgerà in Abruzzo come prime iniziative concrete.
La collaborazione intende promuovere modelli innovativi di coesistenza uomo-fauna attraverso azioni di prevenzione, studio comparativo delle normative e percorsi di mediazione culturale, valorizzando anche gli aspetti psicologici e comunitari legati ai conflitti con la fauna selvatica.


