Riserva Naturale Regionale

Oasi WWF

CASCATE del VERDE

Il logo delle cascate Rio Verde è un disegno realizzato con acquarello quindi con colori tenui. Una cascatain alto a sinistra, un albero bianco nel prato verde e sotto un crostaceo sotto al mare azzurro

Provincia: Chieti
Comune: Borrello
Specie simbolo: GAMBERO di FIUME

INFORMAZIONI OASI ‘Cascate del Verde’
Tel: 389.6840840 E-mail: vetrinadellariserva.borrello@gmail.com
www.cascatedelverde.info –Facebook: Vetrina delle Cascate del Verde

Dove siamo

Ambiente

Uno scorcio di un paesino visto da lontano e immerso nel verde di prati e montagne

Il nome dell’area protetta deriva dalla presenza delle Cascate del Verde. In uno scenario imponente, di emozionante bellezza, le Cascate del Verde dominano la media valle del Sangro, scorrendo fra bastioni di roccia, torrioni e pinnacoli calcarei. Le Cascate del Verde interrompono il corso dall’omonimo torrente, sospeso ad oltre 300 metri su rocce calcaree e marne. Sono le cascate naturali perenni più alte dell’Appennino poiché le sue acque, attraverso tre salti, rispettivamente di 40, 90 e 30 metri, precipitano per oltre 200 metri d’altezza prima di confluire nel fiume Sangro. Il territorio della Riserva Cascate del Verde si presenta come uno scrigno ricco di biodiversità con una notevole varietà di ambienti da quelli umidi rupicoli a quelli riparali. Il settore orientale, in località Lame rosse, è caratterizzato da affioramento di argille varicolori e dalla presenza di calanchi.

Flora e fauna

 

Boschi: leccio, frassino maggiore, acero minore, acero di monte, roverella, carpino nero, orniello, cerro, pino nero, tasso, tiglio selvatico, maggiociondolo, salice ripaiolo, salice bianco. Nelle aree di forra faggio e abete bianco.
Arbusti: viburno tino, vescicaria, fillirea, ginestra, ginepro, prugnolo, rosa canina. Specie idrofile: carici e farfaracci dalle gigantesche foglie.
Nella Riserva sono state inoltre individuate circa trenta specie di orchidee.
Uccelli: merlo acquaiolo, ballerina gialla, picchio nero, poiana, sparviere, falco pellegrino, nibbio reale, astore, gufo comune, allocco, civetta.
Anfibi: rana italiana, raganella, rospo comune, salamandra pezzata, salamandrina dagli occhiali, ululone dal ventre giallo, tritone crestato, tritone punteggiato.
Insetti acquatici: tricotteri, plecotteri, efemerotteri.
Rettili: luscengola, cervone.
Crostacei e Pesci: gambero di fiume, granchio di fiume, trota fario.
Mammiferi: lontra, puzzola, gatto selvatico, scoiattolo, capriolo, tasso, lupo.

Orchidea gialla fotografata da Giuseppe Di Renzo
Uno scoiattolo su un albero
Un primissimo piano di una farfalla arancione che succhia il nettare da un fiore giallo
Una mano che tiene dei piccoli gamberi

Visita l’oasi

L’Oasi Cascate del Verde è aperta tutto l’anno. L’ingresso è a pagamento (€3.00 per adulti, € 2 per bambini/ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, gratuito per soci WWF e bambini/ragazzi dai 10 in giù) ed il servizio relativo alle visite guidate è sempre attivo. La prenotazione è obbligatoria con almeno 48h di anticipo. Dall’ingresso principale della Riserva si sviluppano sia i percorsi natura che quelli escursionistici. Lungo i percorsi si consiglia sempre un abbigliamento comodo e attrezzatura adeguata.

Percorso Natura

Durata: 0.20 h

Difficoltà: facile

Dopo aver percorso 100 metri dall’ingresso della Riserva al primo bivio tenere la destra. Percorrendo ancora 700 metri, si giungerà presso il Centro Visite ed un punto ristoro. Da qui proseguendo per 100 metri si raggiunge losservatorio, una terrazza panoramica dalla quale si domina la fondovalle Sangro.

Percorso Cascate del Verde

Durata: 0.30 h
Difficoltà: media

Dopo aver percorso 100 metri dall’ingresso della Riserva al primo bivio tenere la sinistra. Dopo pochi minuti di cammino, da lontano, è possibile scorgere i primi 2 salti della cascata. Per raggiungere il punto panoramico più suggestivo bisognerà intraprendere un percorso con circa 200 scalini.

Percorso Vecchio Mulino

Durata: 0.10 h
Difficoltà: facile

Il percorso lastricato, che parte poco prima del Centro Visite, è il canale di carico del vecchio mulino, di cui oggi restano solo i ruderi. Da qui si osservano gli aspetti peculiari del fiume Rio Verde e la purezza delle sue acque.

Percorsi Escursionistici

  • La “Porta dei Saraceni” (1h, facile)
  • Gli ultimi abeti (3h, facile)
  • Le fatiche dell’uomo e le vestigia dell’antica cartiera (3h, facile)
  • Da Borrello a Rosello tra i paesaggi naturali e i segni lasciati dall’uomo (2h, facile)
  • L’antico insediamento di Pilo (2.5h, facile)
Una bambina di spalle con il panda simbolo del WWF

Per maggiori dettagli consultare:
www.wwf.it/dove-interveniamo/il-nostro-lavoro-in-italia/oasi/oasi-cascate-del-verde/

Educazione ambientale

Il Centro di Educazione Ambientale, con sede presso le strutture dell’ex distilleria, nel centro di Borrello, è attrezzato con un info point, una biblioteca ed una sala convegni. Ogni anno attraverso il CEA si propongono ai ragazzi in età scolare molteplici laboratori legati alle risorse idriche, all’ambiente acquatico, alla biodiversità e modulabili sulle richieste degli insegnanti. Il centro ha inoltre attivato collaborazioni con produttori locali di tartufi, miele, saponi e con il museo delle memorie della vita contadina.

Studi e ricerche

Presso la Riserva è attivo il progetto LIFE “CRAINat” (Conservation and Recovery of Austrapotamobius Pallipes in Italian Natura2000 Sites) presentato dal Settore Ambiente della Provincia e approvato dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità a tutela del gambero di fiume. L’Austropotamobius pallipes è una specie a elevata priorità di conservazione sia per il bracconaggio sia per l’inquinamento dei corsi d’acqua.
Il progetto, tra le diverse azioni, ha previsto l’attivazione di un incubatoio all’interno dell’area protetta. La prima fase è stata l’accertamento della popolazione dei gamberi, in seguito sono stati allevati nell’incubatoio nuovi gamberi e quindi reintrodotti nel territorio.